#Salvaiciclisti
Sabato 28 aprile si svolgerà a Roma, contemporaneamente a Londra, la manifestazione nazionale “Salvaiciclisti–Città a misura di bicicletta”. La manifestazione ha lo scopo di chiedere una migliore ciclabilità urbana e più attenzione alla sicurezza stradale per i ciclisti.
Molto spesso spostarsi in bici nelle nostre città è una scelta difficile se non pericolosa: secondo le statistiche, un quarto delle vittime della strada negli ultimi 10 anni sono infatti ciclisti.
Il Manifesto Salvaciclisti è stato ideato e diffuso in Europa dal quotidiano inglese The Times in seguito al grave incidente della cronista Mary Bowers, investita da un camion mentre pedalava in bici.
Ecco le richieste del Manifesto:
1. Gli autoarticolati che entrano in un centro urbano devono, per legge, essere dotati di sensori, allarmi sonori che segnalino la svolta, specchi supplementari e barre di sicurezza che evitino ai ciclisti di finire sotto le ruote.
2. I 500 incroci più pericolosi del paese devono essere individuati, ripensati e dotati di semafori preferenziali per i ciclisti e di specchi che permettano ai camionisti di vedere eventuali ciclisti presenti sul lato.
3. Dovrà essere condotta un’indagine nazionale per determinare quante persone vanno in bicicletta in Italia e quanti ciclisti vengono uccisi o feriti.
4. Il 2% del budget dell’ANAS dovrà essere destinato alla creazione di piste ciclabili di nuova generazione.
5. La formazione di ciclisti e autisti deve essere migliorata e la sicurezza dei ciclisti deve diventare una parte fondamentale dei test di guida.
6. 30 km/h deve essere il limite di velocità massima nelle aree residenziali sprovviste di piste ciclabili.
7. I privati devono essere invitati a sponsorizzare la creazione di piste ciclabili e superstrade ciclabili prendendo ad esempio lo schema di noleggio bici londinese sponsorizzato dalla Barclays.
8. Ogni città deve nominare un commissario alla ciclabilità per promuovere le riforme.
Interessante l’infografica di Decathlon sull’argomento.
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